Il primo nucleo dell'azienda venne acquistato da Cristoforo
Mirani e Marianna Palladini in data 6 settembre 1814,
dal Marchese Guido Luigi Dalla Torre: "Possidente nel
Parmigiano e nel Piacentino", con atto del "Notaro"
Domenico Luigi Manini di Parma.
Gli annali della Parrocchia di Scipione riportano che durante
i lavori di costruzione della nuova Chiesa: "nel
1829 fu posta all’ingresso del Presbiterio la Balaustra
di noce donata dal benefattore Cristoforo Mirani ed eseguita
dal falegname Giuseppe Guidotti".
A quel tempo la località si chiamava "Villa
di Scipione" - circondario di Salso Maggiore.
Marianna Paladini e Cristoforo Mirani lasciarono in eredità
l'azienda ai nipoti Paolo Palladini e Annunciata Canali, la
cui pronipote Maria Palladini, coniugata a Enrico Moschini,
è la mamma del papà Angelo.
Angelo Moschini e la moglie Ida Vernazza subentrano nella
conduzione dell'azienda nel 1951, agli zii Paolo e Clelia
Palladini. Il resto è storia recente: negli anni '80
entrano nell'attività anche il figlio Enrico
e la nuora Anna Maria Sghiavetta che ne è l'attuale
conduttrice.
In questi anni ha iniziato a collaborare anche il figlio Paolo
che sarà il futuro e la continuità dell'azienda.
"Lo zio Paolo Palladini, quando ero piccolo, oltre ad
insegnarmi i segreti della potatura, dell'innesto delle piante
e del giuoco della briscola, mi raccontava di quando, fra
gli anni 1910 / 1930 in azienda, oltre all'allevamento delle
poche vacche da latte, si coltivavano anche alberi da frutto,
tanto che in estate e in autunno, venivano dal piacentino
i commercianti con i "birocc", (carri dotati di
sponde), trainati da cavalli, a caricare le pere da lui coltivate:
San Giuan, San Pedar, Laur, Colar e Spadona. Attualmente
restano n° 2 Colar e n° 3 Spadone: tutte piante ultra
centenarie, che sono fra le varietà antiche recuperate.
Oltre al recupero delle piante da frutto presenti è
stato realizzato un nuovo impianto con oltre 90 varietà
e circa 400 piante di frutta, ulivi e uva di varietà
autoctone antiche, riprodotte direttamente in azienda
tramite innesti prelevati da vecchi esemplari presenti
sulle nostre colline.
Mele: carera, rosa, carla, biancona, verdona,
fiur da casa, giasola, cudel, musona, san giacum...
Pere: colar o niss, spadona, san pedar, san
giacum, sburdacion, laur o nobel, limone, bragheta...
Uva: bianca dal pret, frambos, ov ad pison...
Olivi centenari delle nostre colline.
Sono coltivate anche piante di cotogno, nespolo, giuggiolo,
melograno, corniolo e sorbo.
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